Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/129

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9‘ onde conoscerei» il danno dell’anime, e quanto voi sete tenuto ad amarle, e cosi crescerete in fame, e in sollicitudine di trarle delle mani dello dimonio, e cercherete di rimediare al corpo mistico della santa Chiesa, ed all’universale corpo della Religione cristiana; e singolarmente di riconciliare li vostri figliuoli, reducendoli con benignità, e con quella verga della giustizia che sono atti a portare

più 110. Son certa, che non essendoci la virtù della carità non si farebbe, e però vi dissi, che io desiderava di vedervi fondato in vera e perfetta carità, non che io non creda, che voi non siate in carità, ma perchè sempre, che siamo peregrini e viandanti in questa vita, possiamo crescere in perfezione di carità; però dissi, che io voleva in voi la perfezione della carità, cioè notricandola continuamente col fuoco del santo desiderio, partorendola, come buon pastore sopra li sudditi vostri, e così vi prego che facciate, ed io starò ed adopererò inflno alla morte con l’orazione, e con ciò che si potrà per onore di Dio e per pace vostra e de* vostri figliuoli. Altro non vi dico: permanete nella santa e dolce dilezione di Dio.


Perdonate, padre santissimo, alla mia presunzione, ma l’amore ed il dolore me ne scusi dinanzi alla santità vostra, unitamente v* addimando la vostra benezione.

Jesù dolce, Jesù amore.