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Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/136

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98 / AD URBANO VI. (A) 1 .......

i.

I. Del lume necessario a conoscere la verità, e dell* utile ebe da lai conosci mento proviene.

II. Della riforma della Chiesa.

MI. Dell’ajuto che deve cercarsi dai servi di Dio a questo fine.

. i, . « Al nome di Jesu Cristo crocifisso e di Maria dolce.
  • t «.

I. tantissimo e dolcissimo padre in Cristo dolce Jesù. Io, Catarina sfar va e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi ondato in vero lume, acciocché illuminato l’occhio dell intelletto vostro,’ poliate conoscere e vedere la verità, che conoscendola l ainarete, amandola riluceranno in voi le virtù. E che verità conosceremo, santissimo Padre? conosceromo una verità eterna, con la quale verità fummo amati prima che noi fussimo. Dove la conosceremo? nel conoscimento di noi medesimi, vedendo che Dio ci ha creati all’immagine e similitudine sna, costretto dal fuoco della sua carità. Questa è la verità che ci creò, perchè noi participassimo di lui, e godessimo il suo eterno e sommo bene. Chi ci ha dichiarata

manifestala gucsta verità?


il sangue dell’umile ed immacolato agnello, di cui seie fatto vicario e collerajo, che tenete le chiavi del sangue, nel quale sangue fummo ricreali a grazia, ed ogni dì che l’uomo esce dalla colpa del peccato mortale,