Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/234

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, i**i *. i i / n ‘; *1. y ! m *, ’ ì * * ’ ( ri f:,f n. i ■» „ I. L’esorta ad essere buon pastore, seguitando l’esempio di Gesù „ Cristo, e sopra tutto a correggere con giustizia e con zelo i difetti dei sudditi, senza timore alcuno di persecuzioni e di morte. * II. L’ esorta alla virti\dell’ umiltà e della carità, ed alPodio del peccato, nutrendo i sudditi con l’opere spirituali e corporali della misericordia.

III. Lo corregge intorno ad uno affare appartenente al vestire le sorelle di s. Caterina dell’abito di s. Domenico, informandolo della verità.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I* IH^evercndo e carissimo padre ili Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi pastore buono, con acceso ed ardito desiderio, sì e per sì fatto modo, che vi disponiate a porre la vita per le pecorelle vostre, imparando dalla prima dolce verità Cristo Jesù, che per onore del padre e salute nostra, corse all’obbrobriosa morte,della santissima croce. Voi, padre carissimo, seguitate le vestigio sue, per correggere li vizj e piantare le virtù nell1 anime de’sudditi vostri, non curando nò pene, nè obbrobrj, nè scherni, nè villanie, nè fame, nè sete, nò veruna persecuzioue che il mondo, ovvero il dimonio, ci potesse dare; ma virilmente con affamato