Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/249

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ai I dando loro la dottrina, con esemplo di buona e sanla xita; crescendo nello stato, non enfiavano per superbia, ma più perfettamente si umiliavano, perocché il lume loro facea chinare il capo, conoscendo la gravezza ed il peso che ricevuto avevano in aver cura deH’anime. Ora è il tempo, in quanto è maggiore ne- cessità che fosse già grandissimi tempi: ornai nella Ecclesia di Dio, in quanto il mondo più abbonda di vizj, e tutto è avvelenato, in tanto che non si tro\a dove altrove possa posare il capo, che in Cristo crocifisso!

non voglio che allentiate il santo desiderio che avete, e che dovete avere, di fare il debito nell’officio vostro, nò per inganno di dimonio che vi \olesse far vedere, che il meglio fosse conformarvi con li costumi degli altri, o che tempo non fosse di correggere li vizj delli sudditi vostri, massimamente le immondizie e ribalderie, le quali trovansi nelli clerici, propriamente sareste uno dimonio, perchè vi scordareste della voluntà di Dio, e conformarestevi con la sua; nè per detto di creatura che volesse dire, discende di questa’ croce, non voler portare affanno, perocché te ne seguiterà» pena e forse la morte: se tu sostieni,e* sudditi ti crederanno, e possederai in pace il beneficio -tuo.1 Ah, il timore santo risponde al timore servile, ed alle creature, che con queste parole spaventano la sensualità.

Or non son io mortale? or non poss’ io rivócàrè questa morte? SI bene; nel dì della resurrezione; riia la morte eternale, la quale per questo mi seguirebbe, non posso io mai riparare e aggiungérevvisi (E) sì il cruccio del corpo il dì della resurrezione: adunque meglio m’è di ponere la vita, e seguitare Cristo ero- ’ cifisso, e con fede viva credere in verità* che per lui potrete ogni cosa. Nè voglio che voi lasciate per ingratitudine loro mai di sovvenirli, e procacciare la vita loro giusta il vostro potere. Siatemi vero e perfetto ortolano in divellere ì vizj, e piantare le virtù in questo giardino; per questo v’ha Dio ora di nuovo posto e chiamato; siate adunque tutto virile a rendere