Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/259

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221 AD ANGELO DA RICASOLI.

I. Lo prega a volere inchiodarsi per santo desiderio nella santissima croce di Gesù Cristo, cioè, col desiderio della salute dell’ aoiuie, soddisfare alla fame, che egli ha delle medesime.

II.

Scusa Fra Riimondo, per non aver fatto la di lui ohhedienza, a cagione degl impicci che atera avuto y in ordine al santo paesaggio. che si trattava.

5Uti$ra 58» » Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

♦, voi, venerabile e carissimo padre in Cristo Jesù. Io Catarina, seiva e schiava de servi di Jesù * % Cristo crocifisso, scrivo e raccomandomivi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi confitto e chiavellato per santo desiderio in sul legno della santissima e venerabil croce; dove noi trova remo l’AgnelIo immacolato arrostito al fuoco della divina carità. In su questo arbore troviamo la fonte delle virtù; perocché la carità è quello arbore fruttuoso, che fu croce e chiovo che tenne legato il Figliuolo di Dio, perchè altra croce, o altro legame non 1 avrebbe potuto tenere: ivi trovate l’Agnello svenato essere mangiatore dell’ onore del Padre e della salute nostra, e tanto è grande l’affetto suo, che con la pena corporale noi poteva esprimere. O inestimabile, dolcissima e diletta carità, per ismisurata fame e sete che tu hai della salute nostra, tu gridi che hai sete: e po-