Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/46

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Annotazioni alla Lettera prima


(A) Questa lettera sembra scritta ne’ primi mesi dell’anno 1376, poichè in essa si accenna l’eiezione de’ cardinali fatta in Avignone al 20 dicembre 1375, come di fresco accaduto.

(B) Col nome di Gesù comincia la santa tutte le sue lettere, essendo ella usata d’averlo continuo alla lingua come il beato Giovanni Colombini e s. Bernardino suoi concittadini. Fuvvi chi notò averlo essa adoperato in queste lettere ben due mila e trecento cinque volte.

(C) A voi reverendissimo ec. I titoli che la santa adopera nelle lettere a' sommi pontefici, non tutti sono d’una maniera avendovene altri che la somma sua riverenza inverso la maestà del Vicario di Cristo palesano, ed altri che assai chiaro ci mostrano sì l’affetto di questa vergine, sì la dimestichezza, per così dire, a cui Gregorio XI ed Urbano VI ammessa l’aveano. Della prima maniera sono i titoli di santissimo, di beatissimo e di reverendisdmo padre, i quali ella indifferentemente usa, or accoppiando il santissimo al reverendissimo padre, or aggiugnendoli il beatissimo, senza dilungarsi in ciò gran fatto dal costume di quei tempi, in cui però non erasi bene per anco fermato l’uso dei titoli, nè pure a riguardo de’ sommi pontefici; avendosi delle lettere da una stessa segretaria, col titolo sancissimo ac beatissimo in Christo PatriC 1, ed altre con quello di sanctissimo Patri in DominoC 2. Della seconda maniera sono i titoli di diletto, dilettissimo, carissimo, dolce e dolcissimoC 3; i quali ella usa quasi ad ogni lettera, e dire si possono suoi proprj; come non da altri posti in opera, scrivendo a’ personaggi di sì alta condizione, la cui maestà, se ammette gli ossequj, di rado dà luogo alla confidenza. Non dovrà però altri a lei cagione dar biasimo di troppo ardimento alla santa; valendole a difesa la candidezza e sincerità del suo animo non valevole a tenere ascosi in petto i sentimenti del cuore, onde come pel zelo dell’onore e gloria di Dio, prorompe assai delle volte in termini così gagliardi e pungenti, che come poi verrà osservato, dierono a taluno motivo di richiamare in dubbio alcuna delle sue lettereC 4; così pel tenero amore in verso de’ vicarj di Gesù Cristo, si esprime con quegli aggiunti pieni di tenerezza e di affetto, che pure adopera coi nomi santissimi di Gesù e di Maria, palesando
  1. Apud B. Iuz.
  2. Vit. Pap.
  3. Aven. T. 2
  4. P. Louis Mainbourg. Hist. du graud. Schis. d’Occid. Lib. 1. pag. 140. Impres Paris.