Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/55

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l’anime e l’obbedienzia, la quale debbono avere alta santità vostra, e così vedrete che molto maggiormente sete tenuto di racquistare l’anime. Poi dunque che l’occhio dell’intelletto ha veduto e discerne quale è il meno male, voi dunque, santissimo padre, che sete in mezzo di questi due così grandi mali, dovete eleggere il minore, ed eleggendo il minore per fuggire il maggiore, perderete l’uno male e l’altro, ed ambedui torneranno in bene, cioè che averete in pace riacquistati i figliuoli, ed averete il debito vostro: mia colpa, che io non dico questo poco per insegnarvi, ma son costretta dalla prima dolce verità, dal desiderio che io ho, babbo mio dolce, di vedervi pacificato ed in quiete l’anima ed il corpo, perocchè con queste guerre e malaventura C non veggo che possiate avere una ora di bene: distruggesi quello delli poverelli ne’ soldati, e quali sono mangiatori della carne e degli uomini; e veggo che impedisce il santo vostro desiderio, il quale avete della riformazione della sposa vostra: riformarla, dico, di buoni pastori e rettori, e voi sapete che con la guerra malagevolmente il potete fare, che parendovi aver bisogno di principi e di signori, la necessità vi parrà che vi stringa di fare e pastori a modo loro e non a modo vostro; benchè ella è pessima ragione, che per alcun bisogno che si vegga si metta però pastori o altri che si sia nella Chiesa che non sia virtuoso, e persona che cerchi sè per sè, ma cerchi sè per Dio, cercando la gloria e la loda del nome suo, e non debba essere enfiato per superbia, nè porco per immundizia, nè foglia che si volge al vento delle proprie ricchezze e vanità del mondo. Oimè, non così per l’amore di Jesù Cristo e per la salute dell'anima vostra. Tollete dunque via la cagione della guerra quanto è possibile a voi, acciocchè non veniate in questo inconveniente di fargli secondo la volontà degli uomini e non secondo la volontà di Dio e desiderio