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Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/196

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Annotazioni alla Lettera 7A.

(A) Questa lettera che già era la ottantesima nella impressione d’Aldo, trovavasi di bel nuovo rapportata al nntnero novanta, a cagione, come mi-credo, della diversità del titolo; dacché I’ una avessi indirizzata a Fra Niccolò di Gbido, a Fra Giovanni Serri, od a Fra Niccolò di Jacomo di Vannuzzo di Monte Oliveto; l’altra vedeasi eoa quest’ altro titolo. A certi di Monte Oliveto presso alle Chiusure. La lettera è però in tutto la stessa, se non in quanto nella seconda eranvi pochi versi non posti nella prima.

(B) O tu va in un altra religione. Non essendo a que’ tempi disdetto agli Olivetani il far passaggio ad un’altra religione, alcuni di loro, non reggendo al rigore di questa congregazione, l’abbandonavano, passando ad istituto men rigido. Il pontefice Gregorio XI, Fanno 137 5, tolse via questa libertà, ordinando con suo breve, cbe all’ avvenire non fosse consentito alli Olivetani il passare ad altra religione, salvo che a quella di Certosa.

(C) Siavi raccomandato Giovanni. Quest’ ultimi versi non erano nella lettera 80 dell’ edizione di Aldo, come è detto sopra. Simili mancanze trovansi in altre, forse perchè quelli cbe le trascrissero, mirando specialmente al pregio de’sublimi sentimenti, non si diedero cura delle cose meno rilevanti. Tuttavia, coll’ajuto de’testi a penna, si è procurato di riempiere ogni lacuna, e dare così un’edizione completa e perfetta.