Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/219

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Annotazioni alla Lettera 77.

(A) Siccome il prelato gli promise. Allorché l'abbate ha ricevuta la professione d’alcun monaco, e che questi ha terminata la formula, per cui obligasi alla vita religiosa in quello istituto, gli promette a nome di Dio la vita eterna, dicendogli queste parole: Ego promitto tibi vitam aeternam. La presente lettera fu opera della santa in tempo che stavasene rapita io Dio collo spirito, dettandola in tale stato a’ suoi segretarj.

(B) Di neuna cosa ristolli mai. La voce ristolli non trovasi essere stata in uso appo alcun autore, nè dalla santa si adopera in verun'altra occasione. Forse è questo un abbaglio degli antichi copisti, che hanno letto ristolli invece di ti stolli, o stogli, come direbbesi nella comune ortografia. Siccome qui nol troviamo così, nè altrimenti corretto da Aldo o dal Farri, noi pure stimiamo di doverla lasciar come sta.