Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/254

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’ 254 ed il potere, che non possano fare tanto male quanto vogliono, o in molti altri modi per farli odiare il vizio ed amare le virtù, il quale amore della virtù li tolle la volontà.del peccato, e così per lo tempo che Dio li die’per amore, di nemici sono fatti amici, ed hanno la grazia e sono atti ad avere la eredità del Padre.

III. Amore di figliuoli ha a coloro che in verità lo servono senza alcuno timore servile, i quali hanno annegata e morta la loro propria volontà, e sono obedienti per Dio infino alla morte a ogni creatura che ha in segagione, e.non sono mercenaj, che’l servino per propria utilità, ma sono figliuoli, e le consolazioni dispregiano, e delle tribolazioni si dilettano, e cercano pure in che modo si possano conformare con Cristo crocifisso, e ìiotricarsi dell’obbrobrj, e delle fatiche e pene sue. Costoro non cercano, nè servono Dio per dolcezza, nè consolazione spirituale, nè temporale che ricevano da Dio o dalla creatura, perocché non cercando Dio per loro, nè il.prossimo per loro, ma Dio per Dio, inquanto è degno d’essere amato, e loro per Dio, per gloria e loda del nome suo, ed il prossimo servono per Dio, facendoli quella utilità che gli è possibile.

Costoro, seguitano le vestigio del padre, dilettandosi tutti nella carità del prossimo, amando i servi di,Dio per amore, che amano il loro Creatore, ed amano gl’ imperfetti per amore che vengano a perfezione, dandoli il santo desiderio e continue orazioni!

amano gli iniqui che giacciono nella morte del peccato mortale, perocché sono creature ragionevoli create da Dio e ricomperate d’uno medesimo sangue, che il loro; unde li. duole la loro dannazione, e per camparli si darebbero alla morte corporale,

persecuzioni, e mormorazioni, e giudicatori che sono scandalizzati in loro, amano sè, perchè sono creature di Dio, come detto è, e sì perchè sono strumento c cagione di ponere le virtù in loro, e farli venire a perfezione, e specialmente in quella reale virtù della pazienzia, virtù dolce che non si scandelizza, nè sì turba, nè dà a terra per alcuno vento