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A NICOLÒ DA VEZZANO CANONICO DI BOLOGNA (A).

LA QUAL LETTERA FU FATTA IN ASTRAZIONE.

I. Della perseveranza nella virtù, alla quale l’esorla, dimostrando questa acquistarsi coll’amore schietto verso di Dio, e con 1’ odio della propria sensualità.

II. Del lume della santa fede, che ci è necessario per acquistare quest’amore e quest’odio, spogli iti prima delPamor proprio, e conoscendo per mezzo d’esso l’amore di Gesù Cristo verso di noi, e degli effetti dell’amore verso Iddìo, talmente acquistato.

III.

Dell’odio di noi medesimi, che dobbiamo acq» stare in ogni tempo per mezzo del lume predetto. .

IV. Della costanza e carità verso il prossimo, ed altre virtù del1’ anima illuminata.

V. Lo stimola ad esser vigilante per l’acquisto delle predelle virtù e baguatsi nel sangue di Cristo.

Al nome di Jcsà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ^^arissimo fratello e figliuolo in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi „di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi costante e perseverante nella virtù, della quale Dio v’ha dato desiderio per la sua infinita misericordia, ma non so vedere che la persona venga