Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/273

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% 73 A frate fiaimomlo da Capita dcirOrdiue dei predicatori, cd a maestro Giovanni Terzo deirOrdin

de’frati eremiti di santo Augu» stino, cd a tutti jjli altri loro conipn^iì, . quando erano a Vignone (A), I. Dev’dera cedergli uniti col legame della carità a Gesù Cristo, per la quale unione non possano da creatura alcuna essere disuniti, esortandoli ad amarsi reciptocamenle con vera e santa umiltà.


II. Gli palesa una sua risiuoe, per la qnale avera inteso da Gesù Cristo il fine delle presenti persecuzioni di santa Chiesa, e l’utile che ne sarebbe seguito.

III. Protesta il zelo che ella ha della salute dell’anime, al quale esorta anco i suddetti padri, tflttttxix 87.

Al nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

j ^dilettissimi figliuoli miei in Cristo Jesù. Io. misera madre, con desiderio spasimato, ho desiderato di vedere i cuori e gli affetti vostri chiavellati in croce, uniti e legati con quello legame che legò ed innestò Dio nell’uomo e l’uomo in Dio. Così desidera l’anima mia di vedere i cuori

li affetti vostri innestati nel Verbo incarnalo dolce Jesù; sì e per sì fatto modo, che nè dimonia, nè creature vi possano partire; benché io non dubito, che se voi sarete legati ed infiammali del dolce Jesù, se fussero tutti i dimonj dello *S. Caterina. Opere. T. IV. 18