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Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/76

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76 AL PRIORE DI GOKGONA DELL’ORDINE DELLA CERTOSA IN PISA (A).

I. Lo piega a volere ajutar

con sollecitudine papa Urbano VI, larina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi sollicito ad esercitarvi in servizio della dolce Sposa di Cristo, la quale si vede ora in tanta necessità (E).


Ora è il tempo nostro che si vedrà, chi sarà amatore della verità o no: non ò da dormire, ma ò da destarsi dal sonno, e ponersi per obietto il sangue di Jesù Cristo crocifisso, acciocché siamo più inanimati alla battaglia: il nostro dolce santo padre papa Urbano VI, vero sommo pontefice, pare che voglia pigliare quello rimedio che gli è necessario alla reformazione della santa Chiesa, cioè di volere i servi di Dio allato a sò, e col consiglio loro guidare sè e la santa Chiesa, per questa cagione vi manda questa bolla (C), nella quale si contiene, che voi abbiate a richiedere tulli quelli cli

vi saranno scritti: fatelo sollicilamente, e tosto, c non ci mettete spazio di tempo, che la Chiesa di Dio nella riforma di santa Chiesa, ed a tale effetto gli manda la bolla del medesimo qui nominato.


Al nome dì Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. arissimo figliuolo in Cristo dolce Jesù. Io Ca