Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/193

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A FRATE GUGLIELMO A LECCETO ESSENDO ESSA CATARINA A FIORENZA (/4).

I. Lo prega ad annegarsi nel «angne di Gesù Cristo, mostrando come esso ci dà lume |er conoscere l’eterna veriià cioè la divina volontà intorno al Gnu delia nostra creazione e passione di Ge»ù Crislo.

II. Dell1 amore Terso Iddio, e desiderio di patire, che concepisce l’anima dopo aver conosciuto tal verità col lume predetto.

III. Delia speranza che si concepiva da santa Chiesa circa la ri* forma di molti abusi correnti, vedendo che il popolo s’e mendavn; onde prega detto padre insieme cogli altri padri a fare speciale orazione per ^stabilire la pace, tbizitztx J2G, Ai nome di Jesù Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. ilarissimo figlinolo in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi bagnato ed annegato nel sangue dell’umile e dolce ed immacolato Agnello, il quale sangue ci ha tolta la morte e data la vita: tolse la tenebre e diecci la luce; perocché nel sangue di Cristo crocifisso cognoscemmo la luce della somma eterna verità di Dio; il quale ci creò alla imagine

similitudine, ma per amore e per grazia,