Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/199

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«99 con coloro die godono; così tu piagnerai con coloro che sono in stato di pianto per desiderio dell’ onore di Dio e-salute loro, e goderai coi servi di Dio, che godono, gustando Dio per affetto d’amore.

II. Vedi adunque, che nella carità concepiamo le virtù, è nella carità del prossimo si partoriscano; fa-^ cendo così, che tu realmente, senza.veruno amore o; cuore fìttivo, libero, senza veruno rispetto di propria utilità, o spirituale o temporale, tu ami il prossimo,* sarai vera serva, e risponderai col mezzo del prossimo all’amore che ti porta il tuo Creatore, e sarai sposa fedele e non infedele: allora manca la fede la sposa allo sposo suo, quando l’amore che debba dare a lui il dà ad altra creatura. Tu se’ sposa; vedi bene che il Figlinolo di Dio tutti ci sposò nella circoncisione, quando si tagliò la carne sua, dandoci quanto una stremità d’:nello in segno che voleva sposare l’umana generazione: tu, ragcuardando tanto amore ineffabile, il debbi amare senza veruno mezzo che sia fuore di Dio; così se’ fatta serva del prossimo tuo, servendolo in ogni cosa, secondo la tua possibilità: sicché di Cristo se’sposa e del prossimo debbi essere serva!

se tu se’sposa fedele, perchè dell’amore che noi portiamo a Dio, non poliamo fare utilità, nè servizio a lui, dobbiamo servire, come detto è, il prossimo nostro di vero e cordiale amore. In altro modo, nè in altra forma noi potiamo servire; e però ti dissi, ch’io desideravo di vederti vera serva e sposa di Cristo crocifisso. Altro non dico. Permane nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.