Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/42

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42 Annotazioni alla Lettera 151.

È/ ’.*■» 1 (A) La famiglia della Seta, e non della Secta come leggeasi nell’impressioni antiche, è antica e ragguardevole nella città di Pisa.

Di questa casa era questa suor Bartolomea, che come danno a vedere queste tre lettere inviatele dalla santa, era gran serva del Signore, e sfavasi nel monisterio detto di s. Stefano. Di questo sagro ricovero di vergini non v’è memoria sicura in Pisa, non essendovi monistero alcuno al presente d’un tal nome. Credesi per alcuno essere stato vicino alla badia di s. Guido sulla strada che mena a Livorno, ed era dell’ordine di Valleombrosa, onde furono trasportate in città ad aiutare il monistero di s. Benedetto, eh’è di monache cavalieresse dell’ Ordine di s. Stefano.

(Z?) Ed è incomportabile a sè medesimo. Dopo queste parole nelle antiche impressioni eravi una lunga aggiunta, con cui parte di questa lettera era stata inviata dalla santa a Maddalena figliuola di monna Alessa, monaca del monistero detto di santa Bonda di Siena. Questa giunta posta qui a capriccio dello stampatore, o di chi teneva in cura l’impressione di quest’ opera, s’è tolta via, come quella che a nulla punto serviva, sì per non essere inviata a questa religiosa, sì per essere tutta a disteso stampata insieme coll’altra parte alla lettera, che già era la 172, ed ora sarà la x55. Queste due lettere nelle prime facciate sono una cosa medesimo, ma dipoi variano, onde nmendue sonosi date come lettere differenti.