Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/62

Da Wikisource.
62

questo arbore Cristo crocifisso, cioè la vela dell’amore e l’affetto del desiderio colla continua orazione, la quale orazione porta e reca; porta dico i nostri desiderj pieni d’odio di noi ed amore delle virtù provate nella carità del prossimo; dico, che reca il desiderio e la volontà di Dio; avendo recato, sel mette indosso colle mani delle sante e buone operazioni: allora ti troverai spogliata del tuo proprio amore, e vestita del vestimento nuziale; in altro modo non saresti vera sposa, nè faresti resistenzia alle molte mormorazioni che io so che odi di noi (C), che t’hanno dato pena: non vogli dunque che abbi più pene, perchè questa è la via unde debbono andare i veri servi di Dio. E considerando io, che chi fa questo, che detto è, è privato d’ogni pena, e rimane in pace ed in quiete, però ti dissi, che io desideravo di vederti spogliata dell’amore proprio sensitivo, e vestita del vestimento reale, acciocchè tu sia privata della pena della obbedienzia e di quella delle mormorazioni, e sta in pace ed in quiete, gustando Dio per grazia, sicchè nell’ultimo riceva 1’eterna visione di Dio, dove sono finite le pene e si riceve il frutto delle virtù, che seguita di poi le fadighe. Dio ti doni a te, ed all’altre la sua dolce ed eterna benedizione. Altro non ti dico. Permane nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.