Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/76

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quale è la cagione che la fece vomire a perfetta e reale virtù? il libero spogliamento volontario che la fece renunziare à sè ed alla sustanzia del mondo, non volendo possedere niente. Ben s’avvide quella gloriosa vergine, che il possedere la sustanzia temporale fa venire l’uomo a superbia; perderle la virtù piccola della vera umilità, viene ad amore proprio, manca nell’affetto della carità; perde la vigilia e l’orazione, perocché il cuore e l’affetto che è pieno della terra e d’amore proprio di sè medesimo, non si può empire di Cristo crocifisso, nè gustare vere e dolci orazioni; sicché avendosene Agnesa dolce, spogliasi di sè medesima e vestesi di Cristo crocifisso: e non tanto ella, ma questo medesimo lassa a noi, e cosi vi obbliga, e voi dovete tenere. Sapete bene che voi, spose consacrate a Cristo, non dovete possedere quello del Padre, poiché sete andate allo sposo, ma tenere e possedere quello dello Sposo eterno; quello del padre vostro è la propria sensualità, la quale dobbiamo abbandonare, venuto il tempo della discrezione di seguitare lo Sposo e possedere il tesoro suo. Quale fu il tesoro di Cristo crocifisso? fu croce, obbrobrio, pena, tormento, strazii, e scherni, e rimproverio, povertà volontaria, fame dell’onore del Padre e della salute nostra. Dico, che se voi possederete questo tesoro colla forza della ragione, mosso dal fuoco della carità, voi perverrete a quelle virtù che dette abbiamo!

sarete figliuole vere alla madre, e spose sollicite e non negligenti, e meritarete d’essere ricevute da Cristo crocifisso per la grazia sua; apriravvi la porta della vita durabile. Non dico più. Annegatevi nel san* gue di Cristo crocifisso; levatevi su con vera sollicitudine ed unione: se sarete legate e non divise, non sarà nè dimenio, nè Creatura che vi possa nuocere, nè torvi la vòstra perfezione. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.