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Pagina:Cattermole - Versi, Roma 1883.djvu/43

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NUNC ET SEMPER


SO che più de ’ miei baci una gioconda
     Compagnia d’eleganti è a te gradita,
     So che daresti l anima e la vita
     Per un puledro od una treccia bionda.

So che de l’amor mio che ti circonda,
     Che ti segue, ti veglia e a ’l ben t’invita,
     Come di triste larva scolorita
     Trascini il sovvenir di sponda in sponda.

Ma questo pure io so che, quando stanco
     De ’l vano accento che le labbra sfiora,
     Mi cercherai, chiamandomi a ’l tuo fianco,

Accorrerò fedele; e s’anco allora
     Avrai smorta la faccia e il capo bianco,
     Io sempre t’amerò come in quest’ora.