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DI NOTTE


LUNA, un tuo raggio bianco
     Ricama, argenteo filo, il mio giaciglio,
     Dove inquieto volgesi
     Di dolore in dolore il corpo stanco
     E cerca sogni il ciglio.

Un buio folto e nero
     Ingombra il resto de la stanza: ed io
     Qui medito e fantastico
     Su questo fil di luce e quel mistero:
     Luna, è il costume mio.

D’ogni cosa le forme
     La notte avvolge, in terra, in ciel, ne’l core;
     E se un raggio ne illumina,
     Non bacia che le coltri ove si dorme,
     Dove s’ama e si muore.