Pagina:Cattermole - Versi, Roma 1883.djvu/58

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CONFIDENZE


A L’OMBRA de le zàgare egli è nato
     Là giù là giù de ’l nostro suolo in fondo,
     Da un alito cocente accarezzato,
     Carezzato da ’l mar terso e profondo.

Poeta, strano, forte, innamorato,
     Due sole cose gli son care a ’l mondo,
     Gli son care ne i sogni: il venerato
     Materno capo ed il mio capo biondo.

Senti, se vuoi saper come avventa
     Ch’ei restasse di me sire e padrone:
     È un bozzetto che sa d’Andalusia.

Era di maggio un dì, su l’imbrunire,
     Ei mi gittò una rosa entro il balcone,
     Io la raccolsi, e mi sentii morire.