Vai al contenuto

Pagina:Cattermole - Versi, Roma 1883.djvu/63

Da Wikisource.



II


SE in un modesto monumento bianco
     Io sapessi la tua povera spoglia,
     De ’l cimitero varcherei la soglia
     Con piè mal fermo e stanco.

De ’l mio rosario scorrerei le grana
     Quando s’ode squillar l’Ave Maria,
     E co ’l vespro una placida armonia
     Tutto d’intorno emana.

Quando una coppia di felici amanti
     Che torna a braccio a la fida casetta
     Passar vedessi, io, cui nessuno aspetta
     Entro mura festanti,

Avrei tosto su ’l labbro una parola
     Cara qual voto d’una vecchia amica,
     Poscia soccorrerei qualche mendica
     Sola com’io son sola,

Tutto per te, perchè l’innamorata
     Anima requie avesse, oboli e prece
     E voti offrir vorrei.... Ridiamo invece:
     Tu vivi e m’hai scordata.