Pagina:Cattermole - Versi, Roma 1883.djvu/92

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NEL MANDARE IN DONO UN OMBRELLINO

(Imitato da F. Autran)


QUANDO del nostro mare in su la sponda
     Andrete a ’l sole vagolando lieta,
     Ne ’l ripararvi la testina bionda
     Sotto l’ombrello di merletti e seta,

Oh, ripensate a l’ansia mia profonda
     D’esul, d’innamorato e di poeta,
     Ch’erra, privo di voi, per ingioconda
     Strada e non mai lo stanco animo acqueta.

Ripensate che questo io vi mandai
     Don singolare, il vostro sovrumano
     Viso a schermir da gl’infocati rai;

E sorridendo dite: Io come arcano
     Astro i suoi tetri giorni illuminai;
     Ei m’offre in cambio un poco d’ombra: è strano.