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In memoria di Furio De Amicis.
                     A Edmondo De Amicis
I.
   L'adolescente un sogno avea nutrito
   onde cercava in riva al fiume l'orme?
   Sovra gli esuli pini e il Po che dorme
   vaga come un rimpianto d'infinito.
   Era il meriggio. Si destò, smarrito.
   Guardò lontano le languenti forme,
   la città, pigra dentro il sole enorme,
   ed annuì come ad un noto invito.
   Era come colui che ignaro move
   nella notte fra sozzi ebbri digiuno,
   e chiude gli occhi e di vegliar rifiuta.
   «Ah non è qui la vita! Altrove, altrove!»
   Laggiù, lontano, udì piangere alcuno?
   E si rivolse verso l'ombra muta.