Pagina:Cena - Homo.djvu/38

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È morto!


    Enigma della morte! È come un’onda
    dell’atmosfera eterna. Ed un mortale,
    investito, sparì. Quando trasale
    il cuor tuo, già la morte è a l’altra sponda.

    In questa allor tu guardi. Ogni gioconda
    forma o sembianza ha un che di sepolcrale.
    E il suo respiro è sì fievole! Sale
    come una bolla... Oggi, domani affonda.

    (E v’ha chi uccide! e chi ciò giusto chiama!)
    Tu guardi, ascolti, e ai morti anche domandi
    perchè... Non domandare, uomo, prosegui.

    Vivi! La vita in te, negli uomini ama,
    vita che tieni, vita che tramandi;
    che ognor più splende mentre tu dilegui!


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