Pagina:Cena - Homo.djvu/68

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Le zanzare.
   Quando arrossano il mare i pigri soli
   tra cortine di sangue, alzi i tuoi lagni,
   piccola ombra assetata, da gli stagni
   sospingendo per l'aria umida i voli;
   e vagolando sopra i grigi stuoli
   che la fame urge ed i padron grifagni,
   la febbre con le molli ali accompagni,
   dal padre suggi e inoculi a' figlioli.
   Un contatto, un ronzio rapido, e punge
   l'esile avviso i cuor, come di lunge
   voci d'oblìo sovra le fronti oppresse.
   E geme ognuna come se tenesse,
   piccola, un peso immane. Dentro d'esse
   l'Ospite, immensa come l'ombra, giunge.