Pagina:Cena - Homo.djvu/80

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Bruto ultimo.
   Fanciullo senza pane e senz'amore,
   un giorno invano ti passò vicino:
   come allor lo rinneghi oggi che muore
   tardivo alunno di un pensier latino.
   Credette essere il braccio del destino
   contro un tiranno, egli liberatore.
   Quei non era che un uomo: egli è assassino...
   Passarono. Nè muta ora il Dolore.
   Anch'io volli trovar quei che produce
   il Male. Esiste? No... Ma ne ricada
   l'onta su ognuno ch'è saggio e felice!
   Io già ti chiesi, Arte liberatrice,
   un metallo per fondermi una spada,
   or ti chiedo un metal ch'espanda luce!