Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/319

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XCIII.


T

orre dei Girolami (secondo altri dei Rigaletti) in via Lambertesca, a fianco del chiasso degli Armagnanti ora Cozza, Il disegnatore, con arbitrio grafico, ha collocato sulla porta l’architrave a stemmi che si vede poco lontano e che appartenne alla porta della Residenza dell’Arte de’ Correggiai confinante col chiasso del Buco. Gli stemmi, in origine, erano quelli dell’Arte, del Comune, del Popolo e di Parte Guelfa; ma poi, soppressa la corporazione sotto il governo mediceo e ridotto il luogo ad Ufficio della Pratica di Pistoia, quelli dell’Arte e del Popolo vennero alterati in istemmi de’ Medici e di Pistoia, ricavando le sovrapposte corone dalla cornice antica. De’ Girolami fu pur la torre opposta che forma angolo con via Por Santa Maria e che, con singolare errore cronologico, si pretende che servisse d’abitazione a san Zanobi, nato tanti secoli prima della sua costruzione.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Acquerello d’E. Burci.

XCIV.


G

ruppo di torri, viste dalla Sala della Niobe nella Galleria degli Uffizi. La prima, movendo da sinistra e degradando verso destra, è la torre Gherardini, la seconda la torre Baldovinetti, la terza la torre Acciaioli (vedi tav. XCV), tutte lungo Borgo SS. Apostoli. In fondo si vede la merlatura del Palazzo Spini e il campanile di Santa Trinita. Dal tempo in cui il Burci fece il disegno ad oggi, poco si è mutato. Appena sulla vetta di qualche casa frapposta si notano lievi variazioni.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Acquerello d’E. Burci.