Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/343

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CII.


I

nterno di Santo Spirito verso la fine del sec. XVI. È una tavola non conforme alle altre, tutte d’esterni pittoreschi; ma abbiam creduto bene riprodurla per la sua importanza. Nella mirabile chiesa, architettata dal Brunelleschi e dal Manetti nel sec. XV, s’avvertono infatti ragguardevoli cambiamenti. Sono spostate le pile; mutato, nel rifacimento, il disegno del soffitto; nascosta l’abside dal macchinoso baldacchino del Caccini; distrutto, per tacer d’altro, il recinto del vecchio coro su cui sorgeva il Crocifisso in legno di Michelangelo.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna e bistro, male attribuito a Girolamo Genga. Vedendovisi gli altari in fondo con le tavole d’Alessandro Allori, il disegno non può risalire più in là del 1577, quando già il Genga era morto da poco meno che una quarantina d’anni. D’altra parte la presenza del vecchio coro, disfatto nel 1600, delimita la data del disegno appunto fra il 1577 e il 1600.