Pagina:Cento vedute di Firenze antica, 1789.djvu/91

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XXVI.


F

ortezza da basso, fatta edificare, a cominciare dal 1534, da Alessandro de’ Medici I Duca. Dall’angolo del primo baluardo è stato levato lo scudo o stemma, scolpito da Raffaello da Montelupo; è stata aperta una grande porta nella cortina successiva e chiusa, all’incontro, la elegante loggetta del torrione bugnato e la cannoniera di quest’ultimo.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna d’E. Burci.

XXVII.


L

e Stinche, carceri che la Repubblica fiorentina fece cominciare nel 1301 sopra un terreno degli Alberti esiliati. Presero quel nome dai loro primi ospiti, i quali furono gli abitanti del castello delle Stinche in Val di Greve, fatti prigionieri dai Fiorentini nel 1304. Occupavano l’area inclusa nelle vie del Diluvio (oggi Giuseppe Verdi), Ghibellina, del Mercatino e della Vigna Vecchia, dove oggi si trovano il Teatro Verdi già Pagliano, la Società Filarmonica ecc., e furono in parte distrutte, in parte trasformate fra il 1833 e il 1839. — La veduta è presa da via Ghibellina e guarda l’angolo formato appunto dalla continuazione d’essa e da via del Diluvio. In fondo al muro si vede di scorcio il tabernacolo del Mercatino e, poco avanti, l’antica porta corrispondente all’attuale della Società Filarmonica, di fronte alla quale, internamente, rimane l’affresco riprodotto in parte alla tav. I.


Raccolta topografica degli Uffizi. — Disegno a penna d’E. Burci.