Pagina:Cesare Balbo - Delle speranze d'Italia.djvu/45

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capo primo 13

isperanza dell’intiera Cristianità, così felicemente, come farebbe se ogni governo cattolico o non cattolico, fosse persuaso della compiuta indipendenza, della probabile imparzialità di tal capo. Certo in ogni caso, quali che sieno i decreti della Provvidenza, ogni buon cattolico tiene il papa per papa; non può essere questione di ciò. Ma può essere: quanti buoni cattolici saranno in tale o tal caso? E posta la questione, se sien probabili più numerosi cattolici nel caso del papa tenuto per indipendente, o del papa tenuto per dipendente, non panni che lo scioglimento sia dubbio; ognuno risponderà: certo più nel caso che il papa sia indipendente.

4. Ma io mi vergogno di trattenermi in siffatte generalità; d’aver fatto un capitolo quantunque breve sur una proposizione così ovvia e in che convengono tutti. Ed io dico che in essa convengono non solamente i governati che criticano bene o male, e i governanti ingiustamente o giustamente criticati dei principati italiani, e tanto più i sudditi degli stranieri; ma dico che vi convengono pure gli stessi stranieri signoreggianti, quanti sono fra essi di qualche buona fede, di qualche buon giudizio; e più i più alti, anche qui. Questi stranieri di alto affare, questi uomini di stato dell’impero austriaco sono nella medesima condizione che quegli uomini di stato France-