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36 delle speranze d’italia

universale, ella non tarda a trovare un interprete. E questa dell’ordinare sul presente il futuro della nostra Italia, ne ha trovato uno eloquentissimo, il Gioberti. Noi riconoscemmo già in lui il merito d’aver parlato il primo opportunamente delle cose future italiane. Riconosciamogliene ora un altro; d’averne parlato secondo giustizia, fondando le speranze future su’ diritti e doveri presenti, proponendo una confederazione degli Stati ora esistenti.

3. Le confederazioni sono l’ordinamento più conforme alla natura ed alla storia d’Italia. L’Italia, come avverte molto bene il Gioberti, raccoglie da settentrione a mezzodì provincie e popoli quasi così diversi tra sè, come sono i popoli più settentrionali e più meridionali d’Europa; ondechè fu e sarà sempre necessario un governo distinto per ciascuna di tutte o quasi tutte queste provincie. E come in Europa rimasero, salvo le brevi eccezioni, quasi sempre distinte quelle sue divisioni di Britannia, Gallia, Spagna, Germania, Italia e Grecia; così nell’interno della penisola nostra rimasero quasi sempre distinte: la punta meridionale, la valle Tiberina co’ suoi monti e sue maremme, il bel seno dell’Arno, e l’Italia settentrionale divisa o non divisa in occidentale ed orientale; la Magna-Grecia o Regno di Napoli, il Lazio o Roma, l’Etruria o Toscana, la