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20 Battisti: Gli alpini


fugio Garibaldi. Ma come scontarono l’audacia! Al Passo — che porta il nome fatidico dell’ Eroe — nella regione dell’Adamello un manipolo di dieci alpini, appostatosi su uno sperone roccioso, impedì nelle primissime ore del mattino l’avanzata a più di centocinquanta austriaci che con mitragliatrici già erano arrivati sul declivio nostro. Erano arrivati e in molti rimasero: ma prigionieri e morti. Ai morti la pietà dei nostri eresse una grande tomba di granito sormontata con una croce in legno, proprio ai piedi del Passo Garibaldi.

Quanta importanza annettessero gli austriaci a mantenere in proprio possesso — come linea di difesa e d’offesa — la linea del vecchio confine, si rileva dalle colossali opere di guerra, che vi avevano iniziato e non erano riusciti a portare a termine. In Valsugana esiste interrotta a metà una grande strada che, senza esagerazione, incide una parete a picco di molte centinaia di metri. Sul Monte Baldo si erano eseguite perforazioni di intere montagne, con lo scopo di collocarvi cannoni; sono caverne ciclopiche. Così ovunque.

E negli anni precedenti la guerra, quanti