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La funzione dell’arte 55

un godimento attivo, e suscitare in un dato numero di spettatori o d’uditori un’impressione piacevole, esclusa ogni considerazione d’utilità pratica.

Queste tre definizioni, pur essendo superiori di molto a quelle definizioni metafisiche le quali fondano l’arte sulla bellezza, restano a ogni modo inesatte.

La prima è inesatta, perchè, invece di considerare unicamente l’attività artistica, che è sola in questione, non contempla che l’origine di codesta attività. Ed è inesatta del pari anche l’aggiunta proposta dal Grant Allen, attesochè l’eccitamento nervoso di cui parla può accompagnarsi, oltrechè coll’azione artistica, con molte altre forme dell’attività umana; e di qui è scaturito l’errore delle nuove teorie estetiche per le quali s’innalza alla dignità dell’arte la preparazione di belle vesti, di gradevoli profumi, e perfino di pietanze.

La definizione del Véron che fa consistere l’arte nell’esprimere certe emozioni è inesatta, perchè si possono esprimere le proprie emozioni per mezzo di linee, di colori, di parole, di suoni, senza che cosiffatta espressione agisca sugli altri; nel qual caso non si può trattare d’espressione artistica.