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L’arte buona e l’arte cattiva 201

ma esige l’unione di tutti gli uomini senza eccezione, e sopra tutte le altre virtù colloca l’amor fraterno dell’umanità intiera; perciò i sentimenti che deve esprimere l’arte del nostro tempo non solo non possono coincidere con quelli delle arti anteriori, ma si trovano per forza in opposizione con quelli.

E se finora un’arte cristiana, ma veramente cristiana, non s’è mai potuta stabilire, ciò dipende per l’appunto da questo: che il concetto religioso cristiano non è stato uno di quei piccoli passi avanti, quali ne fa di continuo il genere umano, ma bensì una rivoluzione enorme, destinata a modificare da cima a fondo, presto o tardi, il modo di vivere degli uomini e i loro sentimenti. Il concetto cristiano ha dato una direzione differente e nuova a tutti i sentimenti dell’umanità; quindi doveva pure di necessità modificare totalmente la materia e il significato dell’arte. Ai Greci fu possibile trar partito dall’arte dei Persiani, e ai Romani da quella dei Greci, come pure agli Ebrei da quella degli Egiziani, essendo identica la base dei loro ideali. Infatti l’ideale dei Persiani era la grandezza e la prosperità dei Persiani; quello dei Greci la grandezza e la prosperità dei Greci. Così una stessa arte si poteva trasportare in