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96 Chi l’ha detto? [344-345]

Perciò i tedeschi abbreviano la citazione dicendo semplicemente: Ceterum censeo, mentre noi, e con noi i francesi ed inglesi, diciamo soltanto Delenda Carthago.

Uno storico romano, Tito Livio, ci ha pure conservata la frase

344.   Hic manebimus optime.1

che ha una storia interessante. Narra Tito Livio (lib. V, cap. 55) che nell’anno av. Cr. 390, dopo che i Galli avevano incendiata Roma, e molti fra i Senatori volevano abbandonare la vecchia città per portarsi a Veio, Camillo con splendida orazione li aveva quasi persuasi a restare dove erano. «Sed rem dubiam decrevit vox opportune emissa, quod, cum senatus post paulo de his rebus in curia Hostilia haberetur, cohortesque ex præsidiis revertentes forte agmine forum transirent, centurio in comitio exclamavit “Signifer, statue signum, hic manebimus optime.” Qua voce audita et senatus accipere se omen ex curia egressus conclamavit, et plebs circumfusa adprobavit.» — Il motto sepolto nelle antiche storie, fu richiamato a novella vita come fatidico augurio per la Terza Roma da Quintino Sella. «Volle (il Sella) che sulle pendici del Viminale, lungo la via percorsa dalle nostre schiere trionfanti il giorno in cui Roma fu resa all’Italia, s’inalzasse il Palazzo delle Finanze e qual simbolo dell’atto compiuto dal popolo italiano vi fosse posta la statua di un legionario romano che pianta in terra la lancia, con la scritta: Signifer ecc.» Così il Guiccioli nel suo libro su Quintino Sella, vol. I (Rovigo, 1887), pag. 355; che è anche preceduto dal ritratto del Sella medesimo sotto al quale sono riprodotte in facsimile le parole del legionario romano scritte di pugno del Sella nel 1871. Il monumento che doveva sorgere nel cortile centrale del palazzo, non fu mai posto.

Il motto:

345.   Fortiter in re, suaviter in modo.2

che si cita come regola di condotta della Compagnia di Gesù, ha veramente le sue origini nelle parole del quarto Generale dei Ge-


  1. 344.   Qui resteremo benissimo.
  2. 345.   Agire fortemente con modi soavi.