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[455] Fallacia dei giudizi, false apparenze, ecc. 135

rispose sprezzantemente che la serietà del paese nè quella del Parlamento non consentivano di trattenersi a lungo su questo argomento; che il Governo mancava di notizie precise, ma aveva piena fiducia nel generale Genè, e nella forza dei presidii d’Africa. Il deputato De Renzis allora pregò il ministro a voler comunicare al Parlamento quei dispacci che potessero giungergli; ma il ministro replicò: «Mi rincresce, onorevole De Renzis, ma non potrei cedere a questo invito di pubblicare i bullettini della guerra (Si ride). Interroghino, se credono che vi sia qualche cosa d’importante da sapersi; ma che io venga qui a pubblicare informazioni di questo genere non è possibile. Me ne appello di nuovo alla serietà della Camera: non mi pare che nel momento attuale convenga, e non conviene certamente, attaccare tanta importanza a quattro predoni che possiamo avere tra i piedi in Africa (Si ride. Vive approvazioni).» Il giorno dopo, gli Abissini guidati da Ras Alula attaccavano Saati e il dì seguente distruggevano a Dogali la colonna condotta dal De Cristoforis! Le parole del Robilant furono da lui medesimo deplorate, e chiamate parole infelici, alla Camera nella discussione dei 5 milioni per l’Africa due o tre giorni dopo l’annunzio di Dogali. Almeno egli si ravvide e fece onorevole ammenda: ma poco prima dei disastri di Amba Alagè, di Macallè, di Semeiata (Abba Garima) qualcuno dei ministri di quel tempo disse parole di inconsideratezza maggiore, e non ebbe la franchezza del ministro piemontese di riconoscere il proprio errore.

Ma se noi Italiani abbiamo i quattro predoni, anche i Francesi non hanno da stare allegri. Basterebbe per tutti il

455.   Cuor leggero.

di Emilio Ollivier. Al Corpo Legislativo di Francia, nella memorabile seduta del 15 luglio 1870, quando il guardasigilli Ollivier presentò la domanda di un primo credito di 50 milioni per la guerra, annunziando l’apertura delle ostilità con la Prussia, uscì in questa frase che gli fu più volte rimproverata e passò alla storia come esempio di incoscienza. Trascrivo dal resoconto stenografico, pubblicato nel Moniteur Universel del 17 luglio:

«M. le garde des sceaux — Oui, de ce jour commence pour les ministres mes collègues et pour moi, une grande responsabilité (Oui, à gauche).