Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[1286-1289] | Povertà, ricchezza | 435 |
L’ultima terzina è meritamente popolarissima, ma essa riproduce sana sana una colorita immagine dantesca:
1286. Con quel furor e con quella tempesta
Ch’escono i cani in dosso al poverello
Che di subito chiede, ove s’arresta.
Queste due citazioni dettero lo spunto a un argutissimo opuscolo, elegantemente illustrato, di propaganda per il VI Prestito Nazionale (1920), intitolato: Dante, Belli, i cani e i poverelli, opuscolo anonimo ma che mi dicono scritto da uno dei pezzi grossi della Banca d' Italia.
Agli stessi concetti s’ispira una celebre quartina di Giuseppe Giusti:
1287. Un gran proverbio
Caro al Potere,
Dice che l’essere
Sta nell’avere.
1288. La base de tuto.
Sullo stesso soggetto ecco anche un bel testo latino:
1289. Beati possidentes.1
Ordinariamente la si crede citazione d’Orazio, e la opinione comune è stata confortata dall’autorità del Fournier, che nel libro
- ↑ 1289. Beati coloro che posseggono.