Pagina:Chi l'ha detto.djvu/568

Da Wikisource.
526 Chi l'ha detto? [1597-1600]

rimbrotto contro le signore romane, le quali dimentiche di ogni muliebre ritegno accorrevano per morbosa curiosità agli scandali di un processo giudiziario tristamente celebre e macchiato di sangue e di turpitudini:

1597.   Ma voi siete cristiane, o Maddalene!
          Foste da’ preti a scuola.
Siete moderne! avete ne le vene
          L’Aretino e il Loiola.

Anche di coscienza più elastica, e di stomaco più forte era quel Cipio, di cui presso i latini era passata in proverbio la risposta:

1598.   Non omnibus dormio.1

che è riportata da Lucilio, da Festo, da Cicerone (Ep. ad famil., lib. VII, epist. 24). Plutarco nel Liber amatorius, cap. XVI, § 22, nel narrare il caso medesimo, ne dà per autore certo Cabba, che avendo invitato a pranzo Mecenate e fingendo di dormire per dar agio a lui di accarezzare sua moglie, aprì gli occhi tosto che si accorse che un servo gli rubava del vino, gridando: «Disgraziato, non sai che dormo soltanto per Mecenate?»

C’è finalmente la transazione politica, per la quale abbiamo l’ironico plauso:

1599.   Viva le maschere
D'ogni paese.

Questi due versi sono nel ritornello del Brindisi di Girella, una delle migliori poesie di Giuseppe Giusti.

A molti impostori, che vanno speculando sulla credulità e sulla dabbenaggine umana, potrebbe applicarsi il detto classico degli

1600.   Àuguri di Cicerone.

che non potevano guardarsi in faccia senza ridere gli uni degli altri, ma meglio dovrebbe dirsi gli aruspici di Catone: Cicerone

  1. 1598.   Non dormo per tutti.