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Pagina:Chi l'ha detto.djvu/793

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[2139-2143] Scherzi, motteggi, frasi giocose 761


2139.   Prima sputò tre volte, poi tossì,
     Indi a parlare incominciò così.

(Lor. Pignotti, Il topo romito, favola).

2140.                                 ...Con altri e spessi
Segni del tuo valore, o Sfregia, impressi.

(Parini, In morte del barbiere, v. 25-26).

2141.   Qui giace un Cardinale
     Che fe’ più mal che bene,
     Il ben lo fece male,
     Il mal lo fece bene.

è un epigramma, non originale, di Filippo Pananti, e ad un altro epigramma del medesimo autore appartengono i seguenti versi:

2142.   Mercato nuovo ancor dopo mill’anni
     Sempre si chiamerà Mercato nuovo.

L’intiero epigramma cosi dice:

          Sul dorso ha un mezzo secolo Isabella,
               E ancor detta esser vuol giovine e bella.
               Chi è sciocco la condanni:
               Io dico che ha ragione, e ve lo provo:
               Mercato nuovo ancor dopo mill’anni
               Sempre si chiamerà Mercato nuovo.

2143.   Prete Pero è un buon cristiano,
     Lieto, semplice, alla mano;
                              Vive e lascia vivere.

(G. Giusti, Il Papato di Prete Pero, str. 1).
Questo Prete Pero è figura già viva nella fantasia popolare, e di lui si diceva in proverbio che insegnava a dimenticare, onde Francesco Redi, in uno scherzo poetico senza titolo (Opere, to. III, Venezia 1712, a pag. 143) scrisse:

          Prete Pero era un Maestro,
               che insegnava a smenticare,
               Goffo sì, ma però destro,