Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/282

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del chierico di oxford. 209

chio, li ha uccisi tutti e due; e tutti, come loro, dobbiamo morire.

Ora, perché sappiate qualche cosa di questo brav’uomo che mi insegnò, come vi ho detto, la novella che vi voglio raccontare, vi dirò ch’egli (prima di cominciare a scrivere il suo racconto) detta in alto stile un proemio, nel quale descrive il Piemonte e la città di Saluzzo, e parla degli alti gioghi dell’Appennino che formano i confini occidentali della Lombardia; e piú particolarmente poi, del Monviso dove il Po ha le sue origini, e d’onde scaturisce da una piccola sorgente, che camminando verso levante cresce e s’ingrossa, traversando l’Emilia, Ferrara, e Venezia; ma troppo lungo sarebbe tener dietro a questo proemio. E in verità io credo, che mentre al Petrarca serví per preparare il suo racconto, ora sarebbe una cosa fuori di proposito. Ma state a sentire la novella.