Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/37

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xxviii prefazione.

glese Le Bone Florence of Rome1, in un capitolo dello Speculum Maius di Vincent de Beauvais, frate domenicano fiorito verso il 1260, e nelle Gesta Romanorum. Le avventure e le sofferenze di una principessa, costretta dal padre a sposare uno straniero, o un re di religione diversa dalla sua, sono un argomento comunissimo e di una tradizione assai remota. Il Tyrwhitt afferma in modo assoluto che il Chaucer, con qualche leggerissima variante, ha preso la pietosa storia di Costanza dal secondo libro della Confessio Amantis di John Gower, amico del poeta ed il maggiore dei poeti suoi contemporanei. Aggiunge però che egli non ritiene neppure il Gower inventore della novella, e cita in proposito un’antica poesia inglese intitolata Emaré, dal nome dell’eroina che ha una serie di avventure presso a poco simili a quelle di Costanza. 2. L’opinione del Tyrwhitt, il

  1. Vedi Ritson, Metrical Romances. Cfr. Bell, op. cit. I. 271.
  2. Per la relazione della storia di Emarè con l’antico romanzo anglo-sassone del re Offa, vedi Ritson, Op. cit.