Pagina:Chiarini - Dalle novelle di Canterbury, 1897.djvu/42

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prefazione. xxxiii


La Novella del Chierico di Oxford è, in sostanza, la storia raccontata da Dioneo nell’ultima novella del Decamerone. Ma la fonte non è il Boccaccio: il Chaucer stesso ci fa sapere nel prologo1, che la fonte diretta è il Petrarca, e questa volta, ad onore del vero, egli dice proprio la verità. Poiché il racconto del Chierico di Oxford segue quasi letteralmente la parafrasi latina che Francesco Petrarca fece della novella del Decamerone, e che egli stesso mandò con bellissime parole al Boccaccio verso il 1373.2. La questione che alcuni critici3 hanno voluto fare, se il Chaucer abbia composto la sua novella sopra un semplice racconto orale a lui fatto, della storia di Griselda, dal Petrarca (come sembrerebbe si dovesse ricavare dal prologo), o se egli abbia, invece, avuto sott’occhio il manoscritto latino, mi sembra oziosa e senza alcun valore. Giacché nulla aggiunge e nulla toglie al merito del poeta inglese, il fatto che egli

  1. Cfr. pag. 208.
  2. Lettere Senili, Lib. XVII, III.
  3. Cfr. R. Bell, Op. cit., pag. 22. e segg.