Pagina:Chiarini - Vita di Giacomo Leopardi.djvu/273

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LE < OPERETTE MOEALI. > 237 riore trasformazione avevano occupato la sua mente illuminato di fosca luce le sue Canzoni, ora ch'egli ricercava le forme della prosa, si andavano svolgendo e ordinando come a comporre una dottrina, si arma- vano di tutte le armi della dialettica, della satira, dell'ironia, per persuadere ch'essi erano la verità, ch'essi potevano dare la spiegazione del gran mistero dell'essere. La materia delle Operette morali è perciò trista, desolata, sconfortante; è quel che deve essere, cioè l'espressione sincera del concetto che l'autore si era formato degli uomini, della vita, del mondo. Non im- porta cercare se quel concetto sia vero, perchè il vero assoluto non esiste ; quel concetto era un modo tutto personale di vedere e giudicare le cose, fuso in una forma letteraria limpida e nuova, tutta personale an- ch'essa; e ciò costituisce l'originalità e l'importanza delle Operette morali. « «  Le Operette morali nella loro prima composizione constano di venti piccole prose, tredici delle quali a dialogo; le altre narrative, dottrinali o fantastiche. Esse furono composte nell'ordine e nel tempo che qui appresso è indicato. L Storia del genere umano (dal 19 gennaio al 7 feb- braio 1824) ; II. Dialogo (VErcole e Atlante (10-13 feb- braio) ; III. Dialogo della Moda e della Morte (15-18 feb- braio) ; IV. Proposta di premi fatta dalT Accademia dei Sillografi (22-25 febbraio) ; V. Diàlogo di un Lettore di umanità e di Salhistio (26-28 febbraio) ; VI. Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo (2-G marzo) ; VII. Dialogo di 3Ialambruno e di Farfarello (1-3 aprile); Vili. Dia- logo della Natura e di un'Anima (9-14 aprile); IX. IHa- logo della Terra e della Luna (24-28 aprile); X. La Scommessa di Prometeo (30 aprile-8 maggio); XI. Dia-