Pagina:Chiarini - Vita di Giacomo Leopardi.djvu/490

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452 CAPITOLO XXII. benché in segreto, che qucU' affanno era una minac- cia cV idropericardia, gli ordinò assai medicine.... ma mi aggiunse esser quella una malattia derivante in sostanza da ragioni di struttura, e forse gentilizia;... nella qual malattia l'arte aveva poco che fare; ma molto poteva fare la natura. > ' Aggiungeva il Ranieri che un altro medico da lui chiamato, il dottor Po- stiglione, aveva confermato le cose dette dal Man- nella, e che, seguendo i consigli e le prescrizioni loro, egli avrebbe il giorno dipoi condotto l'ammalato in campagna a Torre del Greco. « Ella può esser certo, diceva in fine il Ranieri, che tutto quello che è pos- sibile ai mortali, tutto è stato, è, e sarà fatto in prò del suo figliuolo e dell'unico amico che la Provvi- denza mi ha conceduto. > Venne il 14 giugno, giorno fissato alla partenza per la campagna. Erano le 5 pomeridiane: la car- rozza che doveva condurli attendeva alla porta di casa; e il poeta si disponeva a desinare.' < Era già scodellata, scrive il Ranieri, la mine- stra. Ed egli, postosi a sedere a mensa più gaio del solito, n'aveva già tolte due o tre cucchiaiate, quando rivoltosi a ino, che me gli era seduto allato: > Mi sento un pochino crescere l'asma, mi disse: si potrebl)c riavere il dottore? ' Ltillfru ÌH«dita di Aufonio lUtnifri, puhblicntn <lii Oonnnro Bonanno por no/./.o Mnrlini-KuHpoli; Uoinn, JHO'.), \m^. IJ. ' Nolla Notizia |>i'nm(<HHa allo Opere il IJiiniori avovn narrata con poclio paroln la morto <l(tl Loopanli. Ma avondo poi il pa* dro Olirci o il padro Scarpa, K<)N(iiti, Hcritto o utanipato dio il poota, convortitoNÌ nn(;li iillinii anni u riontrato noi Krunilx) «lolla Chiosa eattolien, avova in punto di morto ritrattati, ad uno di loro che Io a•Millt^, i nuoì orrori; omho Uaniori agj^iunHo noi \H\1 alla Notisin un Supplémunlo, noi (pialo, a dimootruro la falnith dallo invonxioni goMuiticho, doNcriNno con molti particolari gli itltiini tnoinnnti doli» vita dol huo forando amico, (jnento Hcritto i' il dociimonto piii iinportanto, nn/.i il hoIo nttondibils, dalla morto dol Loopnrdi; od io ne riforiNco, con lo parole ntooMO del Hanicri, In parto piii importante.