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Pagina:Chiese medievali di Sardegna.pdf/9

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archetti: vasi ansati, stelle raggianti, croci greche incluse in cerchi ed altri simboli e ornamentazioni di puro carattere bizantino.

La chiesa di S. Giovanni di Sinis in territorio di Cabras, presso le rovine di Tarros, ha forma basilicale e, non differenziando da tante altre chiese romaniche sarde, potrebbe riferirsi al XI o XII secolo se alcune strutture architettoniche, come la volta a bacino poggiante su quattro pilastri, non c’inducessero a portarne l'origine ad epoca più remota.

Strutture preromaniche, incorporate in edifici posteriori, troviamo nelle chiese di S. Giovanni in Assemini e di Santa Sabina di Silanus, singolarissima costruzione quest'ultima che ci lascia perplessi sulle sue origini e sui criterî stilistici che prevalsero nell’erigerla.

Queste strutture bizantine, poche di numero, modeste nelle loro dimensioni e prive di decorazioni, non devono spingerci a conclusioni affrettate e a svalorizzare dal punto di vista architettonico il periodo orientale.

La durata della dominazione e della civiltà bizantina dovette indubbiamente estrinsecarsi con più imponenti manifestazioni di quelle oggi conosciute. Non è improbabile che, dando maggiore estensione in Sardegna agli studi artistici, si venga a mettere in luce sotto stucchi ed intonaci settecentisti molte altre strutture preromaniche.

Certo è che nelle maggiori chiese isolane non manca mai qualche frammento epigrafico o decorativo bizantino. Così nella cattedrale di Cagliari un'iscrizione marmorea bizantina venne usata come materiale da costruzione in strutture murarie eseguite nel XVII secolo: nella Chiesa di S. Gavino di Portotorres si conservano alcune mensole decorate, certamente anteriori al mille: nel Duomo d’Oristano rinvenni due bassorilievi preromanici e frammenti decorativi bizantini troviamo nelle chiese di S. Antioco, di Mara e di Villasor.

Le sculture e le decorazioni ritrovate in alcuni scavi eseguiti a Donori hanno tali caratteri e dimensioni da attestare dell’importanza e della grandezza dell’edificio a cui esse appartenevano.

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Un impenetrabile mistero avvolge le vicende della nostra isola durante la decadenza dell'impero orientale e al sorgere dei giudicati. Questo cambiamento di regime non può esser avvenuto pacificamente,


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