Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/214

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Mdudgitii del Vcrg. nelfuo fcriucre.

llVerg.fcri* uepefiimmen te nel terzo fcritto » Bcfìmcmic del v erg. contrai finti*

ìfitentìon del 'Verg.nel ter* zc jeritto .

Gli Eretici fi* miti ed DÌcUiO

lo.

ìrxttie del Ver ge.tielfuofcri uere .

18 4 7 {ìJJ)ofla di Dontf Ippolito

che non lo con qual peggior tempre s’hauefTè d’alcuno poti! to lei ìucre contra il capo nofiro in terra : nè con che peggior maniera fi folle potuto deprezzar Crifio,di quello che fi faccia quefto reprobato da Dio 3 ne i Tuoi tre uelenati fcrittimé 1 qual;,fi come nel iecondo IcrifTè peggio che nel primo, coli in queflo terzo Icriue pefTìmamentc. Il che fi può di qui chia tire, poi che nei due primi non ha fatto inention d'altro, che di huomini: ma qui nel terzo fa mentione ancora,& beftemia nominatamente la gloriola Vergine Maria con gli Angioli di Dio minifiri, & il Serafico làn Francelco, come fi uedràiitf ciafcuno de propri] luoghi. Adunque non (blamente, prò- fecitin peiuS) come dice ilfuo motto, ma è arriuato al pefii* me. Il che.come fi fia,e ben fatto uedere nelle fue proprie parole,falciando da parte nella mia rifpofta a quelle,tutto ciò che ne gli altri due Tuoi ferirti hauerò detto, per non fafiidir tanto i Lettori col replicar il medefimo. Ma ueggiamò pri ma,checofà qui egli lì penfi di fare, accioche le conclufioni mie poi fieno piu chiare, & ciafcun s’auegga fe egli fia guida todaragion 5 o da ferpentin furore.

L intentìon tua adunque in quello terzo Icritto è confort me a quella de gli altri due,cioè di uolér leuar le potefle,tutta la dmorion de popoli,uerfo il Concilio di Trento,come a (ci & alla fetta fua capitai nimico ; perche s’accorge, che fe tal Concilio ha il fuo effetto, manderà quanti eretici moderni fb no hoggi a gambe Jeuate : però come demonio(ehe per dubbio di Cnfto,ternana ogni efiremo per kuar da gli huomini la fede & diuotione in fua Maeftà ) coli cofiui co i Tuoi fe- guaci,uedendo larouina cfprefiTa della fua fetta in quello C 5 - ciiiojufaogni mezo per renderlo odiofo,

A far cotal’imprefà glipremette un poco di prologo, che niente ha che fare conia narratiua ; fe non in quanto nellnno & nell’altro fi contien ogni forte di mal’òffido.

Nel prologo tratta contra l’Olio,cioè il Cardinal Vuarmié fe >una propofitione,la qual recita efib alia mente, come fé follò una cutta lenza prouar parola de fi dica. La qual

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