Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/75

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contro, il Vergerlo. 4 5

ftradc ; & al fine con tanti terribili alfialti, di ftraniere nationi, che gli hanno per forza leuato dalle mani i piu forti propu* gnacoli,& l’hanno coftretto a ritirarli in fe fteffo ; come efclu fo da tutte le parti del mondo. Ma che dirò poi della mifera Francia,qra tanto conqualfata & tra fe fìelfia diuifa in tate par f unck ti > Non è forfè il uero,che ha perduto piu in pochi meli del l’onore,& della riputation fua,della gente, & dello fiato,del- lericchezze,& della opulentia,dapoi che ui fono entrati gli humori delle erefie,che non fi habbia fatto tutto il reftante del tempo palfato > anzi con quante forze, guerre, & alfialti molfiogli da’ foreftieri & monarchi polfienti (mentre che fu de uota alla Romana fede)fempre fi mantenne,fi accrebbe nella riputatione,& fi allargò ne i fuoi confini, occupando prouin- cie & fiati ad altri fignori foggetti: ma fubito che la pelle del l’erefia ui è entrata; per forza è bifognato rinunciar gli altrui paefi,eon tanti fudori & con tante fpefe intolerabili già acqui ftati,& è bifognato guardarli da le fìefià,nè perciò le è valuto. Conciofia cofa,che tutta uia uada credendo il male con dub bio di affai peggio,le Iddio non ui mette la fua mano : perciò che il fuoco accefo entro al fuo ampio Regno ogni giorno piu fiuaallargando,& confumando quei paefi, elfiendofi attaccati! popoli l’un con l’altro, con faccheggiarfi, priuarfi di uita,& ogni hora piu brauarfirunl’altro,tenendo in gran fu- fpetto della uita ancor il fuo proprio Monarca,- contra il qual iVafalli fi fono armati, di fedelifiìmichegia elfier foleuano,

& hora coni arme vanno feorrendo il Regno, focheggiando le terre & i luoghi,che allor Re fon foggetti,& nó ad altri : & con tutto ciò fi chiamano ancor fedeli alla real corona, il cui paefe tutta uia vanno rubando,^ riducendo in eftrema mife- ria. L’ifiefiò, che di quelle prouincie ho detto, fi può dir degli altri paefi, oue la medefima infirmiti fi ritroua nata,che chi dà delfocchio anche qui in Italiain quelle parti che tendono nome d'efiere infette, fi vedrà chiaro in qual maniera fieno fiate acconcie da limili caftighi.

Che diremo dunque noi che fia quello, le non un mancar ^

fiotto