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106 ciceruacchio e don pirlone

Spada, Pio IX, per necessità logica e storica delle cose, per le condizioni della coscienza degli Italiani, per le condizioni dell’ ambiente, non italiano soltanto, ma europeo, fu salutato, quando apparve avvolto in quella candida veste di clemenza rigeneratrice, da tutti i liberali d’Europa come l’aspettato, l’invocato, il desiderato, come il missus a Deo che tutti gl’Italiani, da trent’anni, andavano vagheggiando, invocando, carezzando nei loro sogni dolorosi, in mezzo alle ambascio della terribile e detestabile realtà.

Ecco come e perché, razionalmente e naturalmente, ogni italiano prestasse, con la immaginazione innamorata e col febbrile desiderio, a Pio IX qualità che il poveretto non aveva, o ampliasse ed estendesse quelle che in minor proporzione egli possedeva; ecco come e perchè quasi tutti i liberali italiani, inebriati omai dal sogno sublime che si irradiava dalle pagine del libro del Gioberti, aspettassero da lui il miracolo della conciliazione di principii, fin li ritenuti opposti ed inconciliabili; ecco come e perchè, anche senza la propaganda del Montanelli, del Mazzini e del Mamiani, sul principio del pontificato di lui, essendo rimasta nascosta dai veli illusorii delle benevoli concessioni, la stridente contraddizione di quella situazione, Pio IX divenne naturalmente - e doveva divenire - l’idolo delle popolazioni. Le accese fantasie, gli animi innamorati del grande ideale riverberavano i desiderii e le illusioni proprie sulla figura del Pontefice. La quale veniva così avvolta nella nube dorata degli entusiasmi, cresceva a dismisura, assumeva l’aspetto di un fantasma fra l’umano e il divino; e le accese fantasie e gli animi ardenti, dopo averlo creato così grande e dopo averlo quasi divinizzato, aspettavano e pretendevano da quel povero uomo, mediocre d’intelletto, scarso di studii, debole ed esitante dell’animo, rivestito, per giunta, della cappa plumbea tessuta con le lamine dei dogmi cattolici, l’attuazione del grande ideale, aspettavano da lui mirabilia e pretendevano l’impossibile. Ecco dunque, come e perchè, anche senza nessuna cooperazione del Montanelli, del Mazzini e del Mamiani, diventava vero per legge storica ineluttabile ciò che di quel Pontefice, di quell’ambiente e di quella situazione scrisse il Cattaneo - le cui parole ho già riportato e qui giova ripetere - Pio IX fu fatto da altri, e si