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Questo Circolo, composto degli elementi più vivaci, divenne, man mano che, incalzando gli avvenimenti, si accelerava il rivolgimento delle cose, il centro degli uomini e delle opinioni più ardenti ed esercitò una grande influenza sulla popolazione romana dal settembre 1848 fino al cadere della Repubblica.

I giudici processanti avv. Cecchini e avv. Laurenti, i quali furono, l’uno dopo l’altro, i compilatori del processo contro gli uccisori del conte Pellegrino Rossi, si sforzarono di stabilire che l’omicidio dell’illustre statista fosse stato concertato e decretato la sera del 14 novembre nelle sale del Circolo; ma la fievolezza delle prove raccolte in favore di questa supposizione e l’ampiezza delle prove in contrario escludono questo fatto, che non fatto ma partigiana insinuazione rimase e rimane1.

Per ora giovi affermare che, dalla concorde deposizione del vice-presidente dott. Tommaso Mucchielli e dell’economo e maestro di casa del Circolo Paolo Mengarini risulta che istituto del Circolo era, in poche parole, d’istruire il popolo e appoggiare le Camere, che al Circolo non si presero mai deliberazioni contro Rossi e che in detto Circolo non vi erano divisioni di Circolo segreto e di Circolo pubblico e che tutto vi si trattava nella gran sala2.

Un altro Circolo importante e che esercitò esso pure qualche influenza negli avvenimenti politici fu quello dei commercianti, che fu istituito il 27 aprile 1847 al palazzo Lepri in via Condotti e che più tardi trasferì la sua sede al palazzo Theodoli al Corso e che, per un certo tempo, fu presieduto dall’avv. G. Galletti.

Oltre a questi tre principali, parecchi altri minori ne sorsero, come il Circolo degli artisti, il Casino dei nobili, il Casino universitario, quello dei reduci, il Circolo medico, il Circolo ecclesiastico, uno dei Francesi, uno degl’Inglesi, uno dei Tedeschi e qualche altro.

II 20 aprile gli abitanti dei Borghi, costituenti la così detta città Leonina, offrirono un banchetto agli amnistiati di Roma

  1. Il che resulterà evidente dall’esame analitico del processo contro gli uccisori del conte Rossi che io presenterò al pubblico nel volume già indicato: Pellegrino Rossi e la rivoluzione romana.
  2. Processo contro gli uccisori del conte Pellegrino Rossi, esistente nell’archivio di Stato di Roma; deposizione Mucchielli, fogli 5908-5935; deposizione Mengarini, fog’ li 5949-5957.